Come si fa lo champagne?

Lo champagne è una bevanda classificata come una delizia di lusso e distinzione che puoi offrire al tuo palato; È usato come simbolo di festa e di gioia, usato fin dal XVII secolo quando divenne di moda alla corte francese e uno dei preferiti dai membri della nobiltà e della borghesia europea; scopri come viene prodotto durante la lettura di questo post.

Storia dello champagne

Questa bevanda frizzante, come alcuni vini, nasce nell’anno 1681 quando Dom Perigno, un monaco benedetto, si dedicò all’imbottigliamento di un vino rustico che acquistò nella regione francese della Champagne; quello che ha bollito dopo lo zucchero è stato aggiunto per favorire una seconda fermentazione.

Noto però che questo effetto è scomparso dopo poco tempo, ma se consumato entro questo periodo si caratterizzava per essere un vino fresco, giovane ed estremamente gradevole al palato; che era molto vicino al processo dello champagne ma molto lontano da ciò che si conosce oggi.

Questo è stato un punto su cui si sono concentrati i produttori di questa bevanda; Scoprirono di dover controllare la seconda fermentazione se volevano ottenere quelle bollicine rinfrescanti e misteriose tipiche di un buon champagne.

Ingredienti dello champagne

Lo champagne è fatto con ingredienti simili a quelli usati per creare spumanti come il famoso cava spagnolo o quello consumato in Italia come spumante.

Ma il suo processo di elaborazione è meticoloso, definito dagli intenditori della materia come “metodo champenoise” utilizzato nella regione francese dello Champagne per dare vita ai suoi vini esclusivi.

Per ottenere un buon champagne è fondamentale scegliere le uve migliori, curare i dettagli della loro fermentazione e progettare etichette che ne indichino la provenienza e il tempo di invecchiamento.

Tipi di uva utilizzati per creare champagne

In generale, si ritiene che l’unica uva legalmente autorizzata a dare origine a questa bevanda frizzante; sono quelli che vengono raccolti in regioni come Champagne, Pinot Meunier, Pinot Nero o Chardonnay:

Gli originali di Champagne e Pinot Nero sono a bacca rossa, mentre quelli di altre zone sono bianchi.

A questo va aggiunto che soprattutto le uve Pinot Nero conferiscono allo champagne carattere, corpo e longevità; mentre quelli del Pinot Meunier mantengono il loro sapore fruttato e quelli dello Chardonnay conferiscono freschezza e leggerezza.

Come si fa lo champagne?

Per fare uno champagne se ne usano due terzi utilizzando uve rosse; tuttavia, trattandosi di un vino bianco, si ottiene per pigiatura immediata dopo la quale il suo contenuto liquido defluisce rapidamente senza lasciare che i suoi residui sotto forma di buccia lo macchino.

Successivamente subisce un processo di miscelazione che viene identificato come assemblaggio; che si effettua accostando diverse tipologie di vino fino a raggiungere la giusta proporzione per ottenere uno specifico champagne.

Per quanto riguarda il suo gusto e la sua qualità, dipenderà dal processo tradizionale seguito da una particolare casa elaborata.

Una volta che questa bevanda è stata imbottigliata per un certo periodo, subirà una seconda fermentazione, in conseguenza dell’aggiunta di lievito e zucchero; processo identificato come circolazione.

Il lievito ha il compito di trasformare lentamente lo zucchero in alcol generando anidride carbonica; poi ogni bottiglia viene conservata in cantina dove viene lasciata ad affinare per almeno 15 mesi; per ottenere dopo questo tempo uno champagne millesimato.

Le bottiglie vengono rimosse giornalmente da due a otto settimane, manualmente o meccanicamente; mentre, invece, il loro grado di inclinazione viene aumentato sui ripiani dove sono stoccati, in modo che sia i lieviti che i loro sedimenti si depositino a livello del collo di questo contenitore, da dove vengono successivamente eliminati.

Questa fase del processo di produzione dello champagne è nota come sboccatura e oggi viene effettuata congelando preventivamente questa parte della bottiglia ad una temperatura di -20°C e rimuovendola così facilmente una volta stappata.

Questo facilita il processo in quanto la pressione generata lo fa espellere praticamente da solo, lasciando nel contenitore uno champagne fine e trasparente; compensando successivamente la perdita di liquido; aggiungendo una miscela identificata come liquore di spedizione a base di vino e zucchero.